Sono felice di pubblicare la mia ultima Recensione di un'Opera Pittorica eseguita da MARIA BERNARDETTA CECCHIN; Pittrice affermata ed Artista poliedrica, nonché Curatore d'Arte.

Recensione Opera:
“OFFERED TO A BASKETFUL OF CEDARIS-LEMON” 
(olio su tela di lino 87 cm. X 89 cm.)
Autrice:
MARIA BERNARDETTA CECCHIN





Conosco Maria Bernardetta dal periodo della frequentazione insieme presso l’Istituto d’Arte di Venezia e dopo la fine di quel percorso, *(1) purtroppo e come accade spesso, ho perso di lei le tracce.
Recentemente i social mi han permesso di rivedere tutto il suo meraviglioso viaggio nell’Arte ed ovviamente, difronte alla sua immensa bravura e formazione, mi son sentita con il mio genere pittorico e letterario (mia passione decisamente più incisiva e portante), davvero un piccolo microbo artista, rispetto a lei.* (2)
Rimango nonostante ciò, un’acuta e libera osservatrice dell’arte.
Ritrovandola, ho piacevolmente scoperto che la sua sensibilità ed interiorità sono rimaste intatte nel suo esistere, anche se provate da eventi personali piuttosto forti. 
Tali fatti nel suo tempio pittorico, han forgiato opere davvero uniche e di grande impatto grafico, pittorico ed emotivo. 
Le sue acqueforti parlano un linguaggio estremamente puro, analitico, quasi maniacale (nel senso bello del termine 
ovviamente). Spesso parlano di quotidianità e momenti di vita particolari; e nella loro semplicità riportano in realtà tratti decisi, misti alla sensazione ditrovarsi difronte ad una visione, ad un sogno.
Pur sembrando tale affermazione un controsenso in termini, a mio parere, questo stato, salta subito al mio occhio sincero e sprovvisto di paletti e dogmi per forza acquisiti. 
Sembra che il sogno si fondi con la realtà, rendendo la visione dell’opera, molto più vicina allo spirito di chi osserva.
Tralasciando ora tutta la sua opera, desidero entrare nel merito di un dipinto, del quale ho sentito davvero l’esigenza di esprimere le emozioni che ha creato in me, sia in qualità di
artista-osservatore, che come semplice persona dalla sensibilità piuttosto accentuata.
Maria Bernardetta Cecchin è un’Artista capace di donare emozioni davvero importanti attraverso le sue opere. Anche in questo dipinto la sua profonda natura, si esprime attraverso un’immagine dal sapore “Iper-realista”, ma con un tocco antico e romantico, come la sua vera indole pittorica 
richiama.
Il dipinto in questione si intitola “OFFERED TO A BASKETFUL OF CEDARIS-LEMON” (olio su tela di lino 
87 cm. X 89 cm.)
Entrare dentro quest’opera è semplice; perché accoglie con grazia.
Nonostante ciò, si entra “In punta di piedi”, perché la sensazione è quella di dover naturalmente provare un rispetto profondo, per quel momento di raccolta, preghiera.
Il messaggio, è un rito a tutti gli effetti.
Siamo difronte ad un’offerta, pertanto è inevitabile, questo rispetto sacro, per l’intimità che viene messa alla luce, mediante l’uso di un contenitore attento ed immenso, come può essere l’Anima di un’artista.
Basti pensare alla stessa profondità del fondo, e dei punti  d’appoggio che si contrappongono ai chiaroscuri del cesto di limoni ed al bianco avorio della tovaglia di lino. In realtà non è  così decisa e delimitata, ma dona davvero l’idea del movimento, del dinamismo. Del resto l’iper-realismo di tutto l’insieme si avvale di una tecnica pittorica perfetta nel segno e nella gestione del colore in tutte le sue piccolissime ed infinite tonalità.
L’illuminazione laterale, alternata ai chiaroscuri, dona un'insieme caravaggesco, rendendo il tutto piacevole e donando una fusione di sensazioni, tra loro contrastanti, ma complementari.
La vita stessa, raccontatami dall’artista, si esprime con le sue contraddizioni spesso dolorose, ma che insegnano e formano.
A detta di Marie, i limoni con la loro asprità rappresentano simbolicamente gli eventi drammatici che ha vissuto; ioa aggiungo che però vengono in qualche modo offerti al buio del dolore e la sofferenza (il fondo), riscattandosi con la luce e il calore che le loro tonalità donano, generando un feedback dapprima malinconico e poi positivo.
Anche la tovaglia nel suo bianco avorio, ha lo stesso sapore d’antico, con quella visibile e leggera usura del tempo e le sue perfette decorazioni realizzate con una precisione implacabile
Come riferisce Marie Bernardette (come la chiamo io!!), ha un vago sapore bizantino e non le do torto.
Sicuro che la storia delle opere del mondo è racchiusa per una piccola parte in questa tovaglia; come è antica e pura l’Anima di chi l’ha dipinta.
E’ un’Anima decisamente ricca di una storia personale forte, visionaria; rimandata verso l’esterno attraverso capacità tecniche incredibili.
Credo che la verità del vissuto dell’Artista, sia racchiusa in ogni sua singola opera e che in quanto unica, porta con sé tutto il vissuto, il sapere appreso, l’Amore, i dubbi ancora irrisolti.
Anche in quest’opera si “Respira” tale concetto.
In questo dipinto Marie Bernardette, dona sé stessa in un canestro dil limoni leggermente seccati dal tempo; e si mette alla mercè di chi osserva.
Questo è frequente, poiché è tipico dell’artista normalmente sano egocentrico, come può essere un bimbo difronte alla vita che adora scoprire e teme insieme. Marie è una bimba, che desidera ancora il confronto con chi è “Fuori” da lei, Luce-Limone.
Si nutre, di questo confronto, si avvale di tale momento per ritrovare sé stessa, per essere riconosciuta.
L’artista vero è comuque legato al mondo della ricerca interiore e della bellezza che vorrebbe riversare al di fuori.
Vi è dell’effimero anche in questo, perchè la bellezza in quanto tale è effimera di per sé e si perde nel tempo.
Ma quando chi “Ferma” in un immagine così perfetta la sua interiorità, la bellezza resta criotizzata, idealizzata e pertanto quell’effimero senso di soddisfazione sotto pelle che prova chi crea dà una sferzata di energia, adrenalina pura, l’Estasi.
Quel narcisismo misto al piacere del riconscersi nella propria opera, dà gioia, dolore, vita.
Ed è effimero il senso del trascorrere dei giorni e degli anni, iterponendosi ad una leggera velleità e vanità nei pizzi e nel loro morbido movimento; sembra che Marie, desideri comunque, ritrovare quella sottile spensieratezza di un tempo antico, sprovvisto ancora degli orpelli che la vita impone.
Nell’intercalare dei chiaroscuri che possono generare un stato drammatico e forte, si può percepire dunque la forza della vita, che desidera reagire e ridonare all’autrice, il piacere di Essere.
E poi, come tutti gli artisti, molto probabilmente, dopo aver completato quest’opera davvero incredibile, sì è sicuramente ritrovata a cercare la perfezione del suo Essere in un’altra rappresentazione.
E se è come penso, la ritroverà ancora, sempre più vicina all’Immenso, a Dio, se crede, od a qualcosa che determina e stabilisce che ha raggiunto la Pace della sua meravigliosa Anima in subbuglio. Grazie Marie!!

Maddalena Tassan

Maria Bernadetta Cecchin


1 Istituto d’Arte di Porta Romana, Accademia di Belle Arti di Firenze, Competenze
professionali: Pittrice, Curatore d’Arte, Pittrice con tecnica ad olio, tempera, Gallerista
d’Arte, Arte Contemporanea, Storia dell’Arte, iperrealismo pittorico, disegno ed incisioni.
2 Diversamente, io mi occupo di letteratura (scrivo libri ed articoli, recensioni), editing, correzione bozze e refusi e valutazione manoscritti e … dipingo).

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